Oggi vorrei parlare di un problema molto fastidioso che accomuna molte di voi: l'allergia al nichel. Una delle domande più comuni che le clienti mi fanno, prima di acquistare un gioiello, riguarda infatti il materiale che utilizzo per le mie creazioni e se sia o meno senza nichel per evitare le spiacevoli conseguenze da contatto che questo materiale provoca alle persone allergiche. Il contatto prolungato e frequente con orecchini, bracciali, orologi e con tutti quei gioielli o accessori che contengono tracce di nichel, può infatti causare mal di testa, arrossamenti e pruriti che, nei casi di allergie più gravi, possono sfociare in eczema. Vorrei chiarire subito che purtroppo esistono veramente pochissimi gioielli privi totalmente di nichel in quanto è un materiale che per le sue proprietà, come l'economicità, la capacità di rendere bianchi i metalli, la sua facilità di lavorazione, viene utilizzato insieme ad altri metalli per la creazione di leghe che vengono poi impiegate per la bigiotteria. Una normativa europea ha fissato la quantità di nichel consentita nei prodotti di bigiotteria o negli accessori moda, ma questo non significa che gli articoli con la dicitura “nichel free” siano totalmente privi di nichel, ma solo che ne contengono la percentuale consentita dalla legge. Tra l'altro recenti studi mettono in guardia anche dai metalli più preziosi come l'argento e l'oro che possono contenere tracce, seppur minime, di nichel. Come poter risolvere dunque questo problema senza dover rinunciare al vostro gioiello o accessorio preferito?
Il mio consiglio è sempre quello di valutare innanzi tutto il grado della vostra allergia facendo proprio uno dei test allergici per i metalli, in modo da essere consapevoli dei rischi ai quali si può incorrere. Se posso, mi permetto di consigliarvi di effettuare il test MELISA, test del sangue che per primo è stato validato per le allergie di tipo IV. E' un esame che misura l'ipersensibilità ai metalli e ad altri allergeni. Permette di individuare con esattezza la causa delle allergie e può essere utilizzato come uno strumento obiettivo di diagnosi. Purtroppo la quasi maggioranza delle persone crede di essere allergica al nichel, senza aver mai fatto un test specifico mentre è stato valutato che ne sia soggetto circa il 20% della popolazione generale. Inoltre si pensa sempre alla pericolosità del nichel presente nei gioielli mentre il nichel è presente praticamente ovunque: nel terreno, nei tessuti animali e vegetali e nel corpo umano dove è necessario per molti processi biologici. È anche un sottoprodotto industriale, presente nei fertilizzanti, nei detersivi, in alcuni utensili da cucina, nelle sigarette, nei gas di scarico delle auto, nei cosmetici e in alcuni alimenti, frutta e verdura. L’allergia al nichel o ad altri metalli come il cobalto o il cromo è quindi cosa molto seria e le persone che ne soffrono non possono limitarsi solo ad eliminare gli accessori che lo contengono ma spesso devono seguire severi accorgimenti alimentari, rinunciare all’utilizzo di alcuni detersivi o cosmetici e tanto altro, come nel caso di alcune tipologie di protesi che contengono questi metalli. Quindi prima di rinunciare a qualcosa che ci piace, valutiamo subito se effettivamente siamo allergici al nichel.
Nel caso di vera allergia, il mio consiglio è quello di optare per i gioielli in rame per esempio (sempre che non abbiate scoperto con il test di essere allergici proprio a questo metallo). Il rame infatti non contiene nichel mentre possiede caratteristiche antimicrobiche. A breve farò un articolo proprio sulle caratteristiche di questo splendido materiale. Oppure si possono utilizzare gioielli che non abbiano parti in metallo che andranno direttamente a contatto con la pelle, come collane con chiusure in resina o cordone o caucciù, bracciali elastici in pietra e senza chiusura.
Se invece la vostra è semplicemente una ipersensibilità ai metalli in genere, come per la maggior parte della popolazione, allora potete "rischiare" acquistando gioielli da persone di fiducia e mai a poco prezzo, nichel free. Ricordate sempre che la qualità costa. Altro consiglio: se acquistate gioielli in argento prestate attenzione alla tipologia della lega e assicuratevi che l'argento utilizzato sia di tipo 935 o 925. L'argento 935 più difficile da reperire è un argento certificato anallergico, non si ossida e non lascia macchie sulla pelle tipiche dei gioielli con nichel. Allo stesso modo, anche l'argento 925 ha una grande purezza di lega ed è nichel free. Anche l'acciaio é un buon materiale metallico da utilizzare in alternativa perché in molti casi nichel free. Evitate invece l'argento indiano che proprio per la bassa percentuale di argento è spesso mixato ad altri metalli tra cui il nichel e vi provocherà di sicuro qualche arrossamento. L'argento Tibetano è invece un argento 925 e quindi pari al quello italiano.Concluderei dicendo che se non siete realmente allergici non dovete rinunciare al vostro gioiello preferito, ma cercate di non indossarlo per una giornata intera e di seguire gli accorgimenti del post precedente sulla manutenzione dei vostri gioielli.
Se avete altre curiosità o dubbi potete scrivermi.

